Sinossi *: Il delitto di via Poma ha avuto tanti inizi ma ancora nessuna fine. Il 7 agosto 1990 una ventenne romana, Simonetta Cesaroni, viene uccisa con 29 coltellate nell’ufficio degli Ostelli della gioventù dove lavora come contabile. Ufficio che si trovava proprio in via Poma, nel centro di Roma. In pochi giorni la vicenda monta a dismisura, diventando, ancora oggi, uno dei gialli più seguiti in Italia. Il perché è semplice: in questi 33 anni l’omicidio di Simonetta Cesaroni ha racchiuso in sé tutto e il contrario di tutto. Sicuri colpevoli che non lo erano come il portiere Pietrino Vanacore, errori nelle indagini, un lungo processo in tre gradi di giudizio e chiari depistaggi.
In "Via Poma. Un Mistero Italiano" si cerca di scavare nel non detto e capire cosa sia andato storto in questi 33 anni di inchieste. Perché quasi tutti sanno che ci sono stati tre grandi sospettati per l’omicidio di Simonetta Cesaroni, risultati poi innocenti. Subito il portiere del palazzo, Pietrino Vanacore. Poi il giovane Federico Valle e, 20 anni dopo il fatto, l’ex fidanzato della vittima, Raniero Busco. Ma in pochi conoscono il muro di gomma fatto di bugie, mezze verità e depistaggi eretto intorno a quel palazzo e a quell’ufficio per impedire di sapere quel che è successo davvero il 7 agosto 1990. Gli autori sono tornati sul luogo del delitto, in via Poma, e nel quartiere Tuscolano dove viveva Simonetta. E hanno cercato di ricostruire la vicenda attraverso interviste ad alcuni protagonisti del caso. Molti però mancano all’appello. Alcuni perché sono morti, altri perché non vogliono parlare. Dopo 33 anni, il delitto di via Poma fa ancora paura.