Sinossi *: Il film ambientato tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni 70, racconta la storia di un ragazzo appassionato di cinema, che trascorre le sue giornate in solitaria meditazione, e riprendendo tutto ciò che è bello ai suoi occhi con una cinepresa, momenti di vita, personaggi locali ecc. Il ragazzo, interpretato da Mauro Failla, trova una serie di ostacoli morali, è considerato un tipo strano, solitario, solo pochi riescono a comprenderlo ed assecondarlo nella sua fissazione, i genitori, la fidanzata, e Pippo l’amico falegname. Dopo una serie di eventi il ragazzo viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico, senza effettivamente essere malato di mente. L’esperienza all’interno dell’istituto, dove incontra un pazzo filosofo, interpretato da Tony Sperandeo, che cita la corda pazza di Luigi Pirandello, lo cambia totalmente, ma senza cancellare la sua passione per il cinema e per il bello della vita.