Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Sbirri"

Cast

Interpreti:
Raoul Bova (Matteo Gatti)
Alessandro Sperduti (Marco Gatti)
Simonetta Solder (Sveva Gatti)
Luca Angeletti (Luca Martani)
Massimiliano Vado (Ginecoloco Esperto di Joga Prenatale)

Soggetto:
Roberto Burchielli

Sceneggiatura:
Roberto Burchielli
Duccio Camerini (Collaborazione)

Musiche:
Fabrizio Lamberti

Montaggio:
Alessandra Paseri
Elvis Millesi

Costumi:
Stefano Giovani

Scenografia:
Stefano Giambanco

Fotografia:
Luigi "Gigi" Martinucci

Suono:
Alberto Parodi

Produttore:
Raoul Bova
Chiara Giordano
Mauro Parissone
Laura Guglielmetti

Sbirri


Regia: Roberto Burchielli
Anno di produzione: 2009
Durata: 100'
Tipologia: lungometraggio
Genere: azione/drammatico/poliziesco
Paese: Italia
Produzione: Sanmarco Film; in collaborazione con Agenzia h24
Distributore: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 10/04/2009
Formato di ripresa: HDV, Videofoninini e Webcam
Camera: Panasonic 201 palmare
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Valentina Guidi / Mario Locurcio
Titolo originale: Sbirri

Recensioni di :
- Gli "Sbirri" raccontati da Roberto Burchielli

Sinossi: "Sbirri" è la storia di Matteo Gatti, un impegnato giornalista televisivo che, dopo aver perso il figlio per l’improvvida assunzione di una pastiglia di ecstasi, vuole svolgere un’inchiesta e viene accolto nella Squadra Speciale della Polizia che combatte lo spaccio di droga a Milano. Matteo, quindi, compie un viaggio reale nel mondo della droga alla ricerca convinta e disperata dei motivi della morte di suo figlio, del colpevole, ma anche del suo essere genitore inadeguato. Matteo conosce con stupore e disagio tutti gli aspetti del fenomeno droga, della sua rapida e drammatica espansione che travolge tutte le classi sociali e migliaia di ragazzi sempre più giovani. Matteo scopre anche con ammirazione la vita dei poliziotti, eroi normali, che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per combattere il crimine, per salvare i giovani.

Sito Web: http://

Note:
Tutte le operazioni della squadra inserite nel film sono vere. Raoul Bova, per potervi partecipare, si è, infatti, camuffato ed ha vissuto per un intero mese con il nucleo speciale di polizia partecipando alle azioni dell’antidroga, agli arresti, agli interrogatori, che dunque sono autentici e vissuti in presa diretta. La forza di "Sbirri" è nel suo linguaggio innovativo, che inserisce nella realtà documentata l’improvvisazione da parte degli interpreti che, senza copione, raccontano i sentimenti dei loro personaggi. Il pubblico diventa, così, partecipe di un viaggio informativo, educativo ed emozionante.

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