Sinossi *: Il documentario ricostruisce il percorso umano e professionale di un uomo che sintetizzava il proprio essere nelle parole scelte per il titolo: un anarchico conservatore. In primo piano i suoi rapporti con il fascismo e con Mussolini, prima esaltanti e poi conflittuali; l'esilio in Estonia, le corrispondenze dal fronte, la testimonianza della rivolta ungherese del 1956; e poi il suo lavoro a “Il Corriere della Sera”, a “il Giornale” e a “La Voce”, ultima sua creatura editoriale. E ancora, l'attentato subìto a Milano nel 1977 e il suo rapporto controverso anche con la morte, sopraggiunta nel 2001. A ricordare il Montanelli giornalista e non solo sono colleghi che lo hanno conosciuto e frequentato come il presidente Rai Marcello Foa, Tiziana Abate, Roberto Gervaso e Giancarlo Mazzuca.