Sinossi *:
Eccentrica, malinconica, sopraffatta dall’ispirazione e segnata dalla follia, ma anche dal mistero magico che questa si porta dietro, Alda Merini inizia verso la fine degli anni ’40 a sentire quelle che lei chiamerà le prime ombre della sua mente. Il racconto di Paolo Di Paolo ci conduce nel periodo buio che dal 1964, dopo il matrimonio e la nascita delle prime due figlie, la vede entrare e uscire per 20 anni dal manicomio. Un luogo di solitudine e disperazione che con il tempo diventa per lei un rifugio, con cui intesse un rapporto quasi simbiotico, raccontato nelle pagine de “La pazza della porta accanto”, di cui Federica Fracassi interpreta gli estratti più significativi.

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