Sinossi *:
Dopo le immagini dell’inaugurazione della “nuova” Casa del Manzoni, Pino Farinotti, in veste di narratore, inizia il racconto su Alessandro Manzoni. Lo scrittore milanese viene narrato in tutte le chiavi: artistica, privata e politica: la sua adolescenza vissuta nei collegi, lontano dalla madre Giulia, figlia del grande Cesare Beccaria; la sua precocità prodigiosa, le prime opere, il matrimonio con Enrichetta Blondel, gli otto figli. La casa di via Morone, dove lo scrittore visse per sessant’anni è lo scenario trasversale. La visitarono le più grandi personalità europee: Balzac, William Gladstone, tante volte primo ministro inglese; Walter Scott, l’autore di Ivanhoe, romanzo storico per eccellenza, al quale Manzoni si era ispirato; Mary Shelley, la geniale madre di Frankenstein. E ancora l’americano Egdar Allan Poe. Intensi e commoventi gli incontri con Verdi e Garibaldi. Da tutto questo, manzoni emerge come una della maggiori intelligenze dell’ottocento. Un vero faro a cui guardava l’Europa. Le sue opere vengono illustrate in sintesi. I promessi sposi sono raccontati attraverso l’iconografia di Casa Manzoni e brani di filmati suggestivi. La produzione è stata anche a Parigi a documentare la lunga permanenza di Manzoni in quella città. Partecipano al film alcune delle maggiori figure della cultura e della critica: Francesco Alberoni, Emilio Isgrò, Silvano Nigro, Andrea Camilleri fra gli altri. Ospite d’eccezione è infine papa Francesco, che in un prezioso intervento in video esorta i giovani a leggere i Promessi sposi, “capolavoro della letteratura italiana.”

NOTIZIE 'Alessandro Manzoni, Milanese d'Europa - L'Immagine della Parola'



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