Sinossi *: Il titolo deriva dall'ultima frase detta da Prospera, protagonista della storia. Prospera è una donna sui 30 anni. Il suo passato non viene precisato; possiamo solo intuirlo ascoltando il testo della sua canzone preferita: Bellissima, di Loredana Bertè, che inizia con queste parole: che strano uomo avevo io. Prospera si sente attrice e infatti fa parte di una compagnia di " guitti " squattrinati. Poiché non riesce a vivere con i proventi della sua attività teatrale, durante il giorno si occupa della vendita " porta a porta " di enciclopedie. Questo suo lavoro è fonte di incontri spiacevoli ( come quando visita un imprenditore proprietario di un salumificio in Calabria ) e piacevoli ( come nel caso di Carol, signora benestante, che dà a Prospera l'opportunità di sfamarsi ). Durante il suo peregrinare da un cliente all'altro, Prospera telefona ai suoi amici e conoscenti, invitandoli a venire a vederla a teatro...