Sinossi *: Una breve riflessione sullo stato di prigionia su sfondo urbano e sulla prospettiva dello sguardo in relazione alla dimensione del tempo durante il crepuscolo, quel momento del giorno così breve eppure così intenso in cui tutto sembra possibile. Suoni, numeri e voci si combinano in una dimensione astratta che lascia spazio all’immaginario. Il suono, unico testimone percepibile di queste vite, traccia un confine fisico tra il dentro ed il fuori, il vicino ed il lontano.