I vincitori della settima edizione di A Corto di Donne
Premio Migliore Animazione
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Snow” di Ivana Šebestová (Slovacchia / 2013 / 18’)
Motivazione: Una donna alla ricerca di qualcosa, forse del suo amante, forse del tempo perduto, ci trasporta in un mondo surreale: tutto è simbolico in questo cortometraggio che ci lascia la libertà di sceglierne e decifrarne il significato. Un lavoro colto e sofisticato, con un’ottima regia, valido tecnicamente e dal design di alto profilo.
Menzione speciale
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El Canto” di Inès Sedan (Francia / 2013 / 8’ 30’’)
Premio Migliore Documentario
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Love and Rubbish” di Hanna Polak (Russia / 2012 / 8’)
Motivazione: "Love and Rubbish" restituisce con esemplare sintesi narrativa, icastica costruzione visiva e dialoghi essenziali la drammatica condizione degli homeless che vivono in una discarica di Mosca. Volti e corpi di adulti scolpiti in una rassegnata sospensione esistenziale ma anche facce e gesti di bambini, giovani mamme e neonati sottolineati da un sorriso di speranza e dalla poetica voglia di sognare.
Menzioni speciali
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Ribelle e ostinata” di Stefania Donaera (Italia - Bangladesh / 2013 / 29’ 30’’)
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Una Mirada” di Analìa Fraser (Argentina / 2012 / 11’ 40’’)
Premio Migliore Fiction
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De noche y de pronto” di Arantxa Echevarrìa (Spagna / 2013 / 19’ 56’’)
Motivazione: Lavoro affascinante per perizia tecnica, sinteticità e incisività di racconto, originale miscela di citazione cinematografica e non banale indagine emotiva dei due personaggi. Entrambi sospesi sull’ineluttabilità drammatica della presenza dell’equivoco o del distruttivo malinteso nell’esistenza umana.
Menzione speciale
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The measure of man” di Ruth Meehan (Irlanda / 2012 / 12’ 42’’)
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The magic ferret” di Alison Parker (Canada / 2013 / 11’ 39’’)
Premio Migliore Corto Sperimentale
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Avant la nuit” di Chiara Caterina (Belgio / 2013 / 2’ 48’’)
Motivazione: Per il concept e la soluzione narrativa con la quale è stato risolto, nonché per il perfetto equilibrio dei singoli elementi filmici. I tempi ed il ritmo narrativo si sposano felicemente con l'idea posta al centro dell'opera, che ne risulta opportunamente valorizzata. Ottima la fotografia ed il montaggio, che nella loro estrema semplicità traducono al meglio i complessi contenuti psicologici del plot. Una lode particolare all'audio, che con lo straordinario mix di rumori ambientali, musica e 'voce', riesce ad evocare con forza lo spirito dell'intero impianto narrativo, dando spazio ad un elemento cruciale, ma non sempre valorizzato nelle arti visuali quale, appunto, la sonorità.
Menzione speciale
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Mi chiamo Franco e mi piace il cioccolato fondente” di Silvia De Gennaro (Italia / 2014 / 7’)
Premi Giuria Giovani
Animazione
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Snow” di Ivana Šebestová (Slovacchia / 2013 / 18’)
Documentari
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Ribelle e ostinata” di Stefania Donaera (Italia - Bangladesh / 2013 / 29’ 30’’)
Fiction
“Les Perruches” di Julie Voisin (Francia / 2013 / 13’ 36’’)
Sperimentale
"10 Fiori”, di Lalla Quintavalle (Italia / 2014 / 7’ 33’’)
Premio Speciale al Miglior Cortometraggio Italiano
"Recuiem" di Valentina Carnelutti (Italia / 2013 / 20’)
Motivazione: Con stile narrativo sobrio e antiretorico, “Recuiem” descrive il primo incontro con la morte di due bambini, costretti a rinunciare anticipatamente alla loro innocenza e scaraventati nell’età adulta dal dolore del mondo e del distacco. Una toccante riflessione sul ciclo della vita, sulla composta accettazione del destino umano e sull’inevitabile ritorno alla normalità.
14/04/2014, 14:41
Simone Pinchiorri