Sudestival 2025


Sinossi *:
La “Festa dei micun” o “Festa degli uomini” di Belvedere Langhe è un’antica tradizione risalente, secondo alcuni documenti, al 1612. Essa presenta molti degli aspetti complessi della festa cerimoniale contadina. Infatti presenta tutti i caratteri della festa tradizionale tramandata dalle vecchie alle nuove generazioni per rispondere ad un bisogno di identità. Un altro interessante aspetto della festa consiste nello stretto legame fra il sacro ed il popolare. Essa viene infatti celebrata ogni anno la seconda domenica di Pasqua. E’ gestita dalla Confraternita di San Sebastiano, i cosiddetti “batù”, traduzione dialettale di Flagellanti. Gli attori principali della Festa sono proprio i rappresentati dai membri della Confraternita, costituita da tutti i maschi della comunità più alcuni membri dei paesi vicini. I micùn,i pani rituali,vengono confezionati in una fase preparatoria solitamente il venerdì precedente. A realizzarli sono alcuni anziani ed un gruppo di giovani che utilizzano una ricetta assolutamente segreta tramandata all’interno della Confraternita e custodita dal decano. La domenica il priore offre un pranzo ai confratelli, compresi i panificatori. Nel primo pomeriggio i pani sono portati nella cappella della Confraternita dove vengono disposti intorno all’altare e ai piedi della statua di San Sebastiano. Verso le 16 la gente incomincia ad affluire.Il decano, davanti al portale, registra le nuove iscrizioni, conferma le vecchie e riceve le prenotazioni dei “micùn”.All’interno i confratelli indossano le caratteristiche vesti della Confraternita. Dopo la predica di un sacerdote locale od esterno si forma sul sagrato la processione costituita dai chierichetti, i bambini, le donne, il coro, una doppia fila che porta bastoni e lucerne aventi diversi significati simbolici, il sacerdote, i giovani della Confraternita, la statua di San Sebastiano portata e spalla e a seguire la popolazione. Si compie un ampio giro del paese, pregando ed intonando inni sacri intorno alla cappella. Poi,al suo interno, il prete benedice i pani ed inizia la distribuzione. Un confratello legge ad alta voce il registro degli iscritti chiamando i soci che, ad uno ad uno, ritirano il pane benedetto. Sono solo i maschi a ricevere i “micùn”, solitamente il maschio più anziano della famiglia. Le pagnotte vengono quindi portate a casa e conservate il più a lungo possibile. Sono utilizzate a fini terapeutici per uomini ed animali, come mezzo apotropaico contro la grandine e con funzione propiziatoria di fertilità agraria,per favorire la dentizione dei bambini e il parto delle pecore. L’impiego curativo più comune consiste nella somministrazione di particelle di micùn al bisognoso.

Cast


Soggetto:
Remo Schellino

Sceneggiatura:
Remo Schellino

Montaggio:
Remo Schellino

Fotografia:
Remo Schellino

Produttore:
Remo Schellino

Riprese Drone:
Lorenzo Altare

VIDEO



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