Sinossi *: Marie Anne, cresciuta con i racconti del padre sui luoghi della sua infanzia, ha sempre immaginato l'Italia come un paese lontano e affascinante. Oggi, alla soglia dei settant’anni, decide di realizzare il suo sogno di vedere quei luoghi di persona. Suo figlio Gregor, sensibile al desiderio della madre, organizza un viaggio dalle origini familiari fino a Mistretta, sperando che possano ancora trovare parenti in vita e la casa natale che il padre descriveva.
BringMeHome segue il viaggio di Marie Anne e Gregor da New York fino a Mistretta. Attraversano il mare, simbolo di separazione e speranza, per giungere nella piccola cittadina siciliana ricca di storia e arte, caratterizzata da palazzi maestosi, viuzze strette e suggestive decorazioni in pietra. La narrazione si concentra sul ritorno alle radici, alla scoperta di un luogo mai visto ma vividamente presente nei racconti di famiglia.
Le riprese del docufilm sono state completate recentemente, coinvolgendo varie associazioni locali che hanno collaborato con entusiasmo al progetto. Lavorare in Mistretta ha permesso al regista di fondere le sue memorie personali con la storia del film, creando un legame autentico tra la narrazione e il luogo.
Antonio Turco, con la sua regia, offre una visione profonda e sentita dell’emigrazione ottocentesca, esplorando non solo il viaggio fisico, ma anche quello emotivo e nostalgico verso le origini.
Non può mancare la musica di Rosa Balistreri che con “Terra ca non senti” da un’impronta al racconto.
BringMeHome non è solo un viaggio geografico, ma anche una profonda esplorazione della memoria, della famiglia e dell'identità. Attraverso la storia di Marie Anne, il film invita il pubblico a riflettere sulla connessione con il proprio passato e sulla continua ricerca di un senso di appartenenza. La pellicola promette di essere un tributo toccante alla forza del legame con le proprie origini e alla bellezza della terra da cui si proviene.