Sinossi *:
Caristo, storia affascinante di una città rubata perché distrutta e dispersa dai Romani, abitata da Liguri Stazielli o Statellati, ma definiti da vari autori anche Statiellesi, Statiglieli oppure Statelli. La strage compiuta nel 173 avanti Cristo dal console Marco Popilio Lenate venne censurata dal Senato di Roma, tant’è che i prigionieri vennero liberati qualche tempo dopo e risarciti col denaro incassato per la loro vendita come schiavi. Vennero assegnati loro nuovi territori, contribuendo così allo sviluppo delle odierne città di Basaluzzo e Castellazzo Bormida (parte di uno stesso comprensorio), Cartosio, Denice, Silvano d’Orba, Visone, Campo Ligure ed infine alla nascita di Acqui Terme, denominata Acquae Statiellae ricordando il nome della tribù ligure. Un mistero avvolto dalle nebbie della storia a cui si cerca di portare un poco di luce andando alla ricerca della leggenda.

Cast

Con:
Matteo Bargioni (Musicista, Crann Ull)
Valeria Dada Berardi (Attrice, Opificio delle Arti)
Serena Barberis (Attrice, I Pochi)
Maria Paola Bidone (Attrice, I Pochi)
Lidia Boccaccio (Musicista, Crann Ull)
Claudio Braggio (Sceneggiatore, Opificio delle Arti)
Janina Cagnazzo (Attrice, I Pochi)
Maria Rosa Carosio (Attrice, I Pochi)
Irene Cavalchini (Fumettista)
Mario Ferri (Società di Storia Arte Archeologia)
Fulvio Gatti (Saggista, Opificio delle Arti)
Aldino Leoni (Biennale di Poesia)
Elisa Moro (Musicista, Crann Ull)
Francesco Parise (Regista Teatrale e Attore, I Pochi)
Adriano Piombo (Fumettista)
Francesco Stradella (Società di Storia Arte Archeologia)

Soggetto:
Claudio Braggio

Sceneggiatura:
Claudio Braggio

Fotografia:
Mathieu Gasquet

Aiuto regista:
Alessandro Gavazza

Produttore:
Carlo Ianniello

TRAILER



Note:
Il docu-fiction "Caristo, la Città Rubata" è distribuito gratuitamente in 500 copie, mentre altre 500 saranno abbinate al saggio "Scrivere Cinema Low-Budget in Alessandria", scritto da Claudio Braggio, anche questo in distribuzione gratuita soprattutto a scuole, biblioteche civiche e istituti culturali.
Hanno collaborato alla realizazione del documentario il Museo del Ferro (Alessandria), la Società di Storia, Arte e Archeologia delle province di Alessandria e Asti, la scuola di teatro “I Pochi” (Alessandria), il gruppo musicale Crann Ull (Alessandria), la Biennale di Poesia e Narrativa di Alessandria, il Teatro Comunale di Alessandria (ora Fondazione Teatro Regionale Alessandrino).

ULTIME NOTIZIE