Sinossi *: Caristo, storia affascinante di una città rubata perché distrutta e dispersa dai Romani, abitata da Liguri Stazielli o Statellati, ma definiti da vari autori anche Statiellesi, Statiglieli oppure Statelli. La strage compiuta nel 173 avanti Cristo dal console Marco Popilio Lenate venne censurata dal Senato di Roma, tant’è che i prigionieri vennero liberati qualche tempo dopo e risarciti col denaro incassato per la loro vendita come schiavi. Vennero assegnati loro nuovi territori, contribuendo così allo sviluppo delle odierne città di Basaluzzo e Castellazzo Bormida (parte di uno stesso comprensorio), Cartosio, Denice, Silvano d’Orba, Visone, Campo Ligure ed infine alla nascita di Acqui Terme, denominata Acquae Statiellae ricordando il nome della tribù ligure. Un mistero avvolto dalle nebbie della storia a cui si cerca di portare un poco di luce andando alla ricerca della leggenda.
Note:
Il docu-fiction "Caristo, la Città Rubata" è distribuito gratuitamente in 500 copie, mentre altre 500 saranno abbinate al saggio "Scrivere Cinema Low-Budget in Alessandria", scritto da Claudio Braggio, anche questo in distribuzione gratuita soprattutto a scuole, biblioteche civiche e istituti culturali.
Hanno collaborato alla realizazione del documentario il Museo del Ferro (Alessandria), la Società di Storia, Arte e Archeologia delle province di Alessandria e Asti, la scuola di teatro “I Pochi” (Alessandria), il gruppo musicale Crann Ull (Alessandria), la Biennale di Poesia e Narrativa di Alessandria, il Teatro Comunale di Alessandria (ora Fondazione Teatro Regionale Alessandrino).