Sinossi *: Un docu-film che racconta la figura del poeta Carlo Porta, morto 200 anni fa a Milano. Scomodo fustigatore delle ipocrisie del potere; attento osservatore del suo tempo, protagonista di una Milano culturalmente pulsante, quella a cavallo tra Illuminismo e Romanticismo; profondo conoscitore del popolo, di cui adottava nelle sue opere la lingua, il dialetto milanese, frequentatore, amico e sodale di numerosi intellettuali ed artisti del tempo: Manzoni, Grossi, Foscolo. Nella ricorrenza dell'anniversario della morte, è giunto il momento di chiedersi che cosa sia rimasto di lui nella cultura e nella poesia italiana, che senso abbia riscoprirlo in un mondo attuale sempre più globalizzato, in cui l'uso del dialetto viene dimenticato. Quanti sono in grado di capirlo, collocarlo, apprezzarlo? Cosa c’è del mondo portiano nella Milano e nella società contemporanea? Per riscoprire la figura del Poeta, si mettono sulle sue tracce il Professore universitario Mauro Novelli e un bizzarro ed emblematico personaggio, che, vestito in abiti ottocenteschi, passeggia per una Milano inedita, sospesa tra passato e presente, alla ricerca dei paesaggi portiani, della sua ispirazione artistica, ogni tanto soffermandosi a decantare le poesie del Porta di fronte ad una attonita folla di passanti curiosi.