Sinossi *: Una malattia degenerativa agli occhi farà diventare cieco un ragazzo. Non ha nome, non ha identità, non ha corpo, come tutto quello che (non) vede più attorno a sé. Una condizione che ci rimanda al testo sulla cecità per eccellenza, quello di Josè Saramago, dove non ci sono nomi, e tutto è identificato tramite espressioni impersonali; così in "Cieco", ogni cosa vista con gli occhi malati del protagonista è solo sagoma abbozzata.
Questa nuova condizione rende il ragazzo una sorta di coscienza parlante e pensante intrappolata in un involucro di corpo non più autonomo, consegnato alle cure dei medici e alle visite dei parenti, mentre tutto attorno sfuma in macchie di luce e colore caleidoscopiche.