Sinossi *:
Ottobre 1991: pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto nei Balcani, a Cervignano del Friuli, una cittadina a pochi chilometri dal confine sloveno, viene aperto un centro di accoglienza per i profughi della ex-Jugoslavia. Nelle intenzioni delle autorità governative il centro – installato nella vecchia caserma dismessa – vuole rispondere a “un’emergenza umanitaria” di breve periodo, ma il perdurare della tragedia jugoslava lo trasforma ben presto in residenza a lungo termine per famiglie, uomini, donne, vecchi, bambini, giovani disertori e obiettori di coscienza, di origini e religioni diverse. Tra il 1991 e il 1997 la ex-Caserma Monte Pasubio ospita più di 1500 persone. Le più fortunate vi sostano solo qualche giorno nell’attesa di ripartire, altre vi soggiornano per settimane, mesi, se non interi anni. Vi è infine chi dal Friuli non è mai ripartito, neppure una volta lasciato il campo. Di quel “passaggio”, al di là della vecchia caserma ormai cadente, in attesa di essere demolita, la città sembra oggi non aver serbato alcuna traccia, come se la comunità, una volta chiuso il Campo, avesse voluto cancellare in fretta un capitolo difficile e complesso della propria storia. Ma la coltre della rimozione collettiva cela storie e ricordi personali che hanno resistito al tempo e all’oblio. Dal loro ordito riaffiora “la storia mancante” di una vicenda “stra-ordinaria” sull’utopia dell’incontro, in un tempo in cui l’Italia iniziava a confrontarsi con la sfida di un nuovo fenomeno di massa: l’immigrazione.

Cast


Soggetto:
Maria Silvia Bazzoli

Sceneggiatura:
Maria Silvia Bazzoli

Montaggio:
Aurelie Ricard

Fotografia:
Debora Vrizzi

TRAILER

FOTO




ULTIME NOTIZIE