Sinossi *: Le grandi navi sono il simbolo spettacolare di un modo di pensare che non conosce il concetto di limite. Le crescita delle dimensioni deve essere continua, infinita e indifferente all’ambiente circostante. La città di Venezia invece ha limiti precisi e non può ingrandirsi. L’incontro delle navi con la città di Venezia diventa così la testimonianza evidente di un scontro tra modelli culturali o – se preferite – di civiltà: quella della crescita infinita e quella dell’equilibrio sostenibile; quella dei risultati a brevissimo termine e quella di lungo periodo della vita equilibrata da trasmettere alle prossime generazioni.
Scriveva Gregory Bateson nel 1970 (in “Forma, sostanza e differenza”): “Nel momento in cui vi arrogherete tutta la mente, tutto il mondo circostante vi apparirà senza mente e quindi senza diritto a considerazione morale o etica. L’ambiente vi sembrerà da sfruttare a vostro vantaggio. La vostra unità si sopravvivenza sarete voi e la vostra gente o gli individui della vostra specie, in antitesi con l’ambiente formato da altre unità sociali, dagli animali e le piante. Se questa è l’opinione che avete del vostro rapporto con la natura e se possedete una tecnica progredita, la probabilità che avete di sopravvivere sarà quella di una palla di neve all’inferno.