Regia:
Chiara Idrusa Scrimieri
Anno di produzione: 2009
Durata: 30'
Tipologia: documentario
Genere: antropologico/sociale
Paese: Italia
Produzione:
Fondazione Apulia Film Commission,
Idrusa Visual
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Mini DV
Camera: Panasonic DVX-100 e Sony PD170
Sistema di montaggio: Final Cut Pro su Apple
Formato di proiezione: DV e Beta SP, colore
Ufficio Stampa:
Apulia Film Commission Ufficio StampaTitolo originale: Danze di Palloni e di Coltelli
Altri titoli: Dances of Balloons and Knives
Sinossi: Leonardo Donadei, ballunaru e schermidore, vive a Parabita. Tra le strade notturne e ovattate del paese, dove lavora fino a notte fonda al pallone di 16 metri che costruirà per la festa di S. Antonio Abate, l’inverno è scandito dall’odore dei riti del fuoco e della terra, nell’attesa della festa. I paesi dell’entroterra salentino sono tenuti svegli da voci d’osteria e accesi da luminarie, i Santi li proteggono dagli angoli delle strade.
La scherma, come alcune tradizioni più antiche, continua a scrivere piccole frasi della propria storia all’ombra dei clamori. Codici, colpi, coltelli, parole taglienti abitano una lingua nodosa, introversa, che s’interroga sulla propria storia difficile.
Leonardo è sospeso tra terra e aria, diviso tra la levità delle architetture di carta offerte in voto al Santo e la gestualità spietata e sicura del duello di strada. Il segreto di questa contraddizione, se c’è, è nascosto dietro la porta di legno del suo laboratorio: un fuoco d’artificio olfattivo e visivo, di favole di paese, fantasie infantili appese alla carta con la colla di farina, bande musicali e fiocchi di zucchero filato, di quando i Santi spiccavano il volo a cercare speranza per un’esistenza povera e difficile.
Sito Web:
http://Ambientazione:
Parabita (LE) / Matino (LE) / Novoli (LE)
Periodo delle riprese:
Dicembre 2008 - Gennaio 2009
Budget: 35.000 euro
"Danze di Palloni e di Coltelli" è stato sostenuto da:
Apulia Film Commission (Interamente finanziato da Apulia Film Commission all’interno del Progetto Memoria)