Sinossi *: DEBRIS/DETRITI_Salinas Grande dell’artista Sergio Racanati pone silenziosamente lo sguardo su territorialità marginali, in cui il pensiero post-coloniale riveste un importante peso fornendo un possibile modello altro che dia voce ad una cultura lontana e decentrata rispetto alle narrative imperanti occidentalizzate.
Origine della riflessione filmica è la forbice che contraddistingue attualmente il dibattito sull'Argentina: da una parte, una «retorica dell'euforia e dell'ottimismo» che porta a dire che il futuro è il Sud America, con ottime prospettive sulla crescita economica, tanto da definirlo il futuro del turbo-capitalismo globale; dall’altra, le profonde lacune dell'oggi e dalla costernazione davanti a un presente che sembra caotico e attraversato da diverse convulsioni, prima tra tutte l’allarme ambientale.
Il film mette in luce, in forma molto radicale, una storia anacronistica, in un paesaggio al limite del mondo, attraverso spazi non mappati, difficilmente geo-localizzabili, per poi ritrovarsi dentro processi di peri-urbanizzazione, di devastazione totale della natura, di disgregazione e nuove possibilità di creare comunità.
Non vi è nessun dialogo o voce narrante volutamente. E' un film dai tratti concettuali, meditativi e introspettivi. Unica possibile voce narrante è data alla colonna sonora dentro atmosfere l'ipnotiche e un mantra.