Sinossi *: Donna Haraway (Denver, 1944) è una pensatrice e ricercatrice, una femminista e un’appassionata di fantascienza. La sua fama è esplosa negli anni Ottanta quando i suoi studi sull’identità, le questioni di genere e la tecnologia hanno segnato il panorama scientifico e filosofico, aprendo le porte a un femminismo franco e gioioso. Il film è il ritratto cinematografico del tempo condiviso tra il regista italo-belga Fabrizio Terranova e Donna Haraway nella sua abitazione in California. Un tempo fatto di parole e suggestioni in cui la filosofa-scienziata-fantascientifica, autrice del famoso saggio "A Cyborg Manifesto", parla nel suo ambiente alternando discorsi e immagini che mettono in luce la sua sensibilità destabilizzante, giocosa e speculativa. Il ritratto raro di una pensatrice raffinatissima eppure così comprensibile. In cui si parla di intimità, di costellazioni familiari, di stati interiori, che poi come dice lei: “Tutto è politico e tutto è un affare collettivo”.