Sinossi *:
Sulle coste della Tracia giace il corpo del piccolo Polidoro, figlio di Priamo ed Ecuba, ucciso per rapina dal re tracio Polimestore cui era stato affidato dai genitori. Ecuba, ignara, supplica Ulisse perché la figlia Polissena non venga sacrificata sulla tomba di Achille. Il sacrificio, però, si compie e un' ancella, sulle rive del mare, trova il cadavere di Polidoro. Intuendo il delitto di Polimestore, Ecuba prega Agamennone di non opporsi ai suoi piani di vendetta e attira Polimestore con i due figli nella sua tenda, dove uccide i bimbi e acceca il re della Tracia.

Libri


Libro sul film "":
"Ecuba"
di Euripide, 301 pp, collana Classici greci e latini, 2010
In questa tragedia inquietante ed esemplare, ambientata sulle spiagge del Chersoneso tra la flotta greca di ritorno da Troia, una sconvolgente violenza femminile sembra dominare la scena. Prigioniera dell'esercito greco, un tempo regina di Troia, Ecuba sopporta l'estremo orrore: il duplice omicidio dei figli. La madre assiste impotente al sacrificio della figlia Polissena, tributo di sangue chiesto dal "fantasma" di Achille. Ma scopre anche che il figlio Polidoro, apparsole in sogno, è stato ucciso da Polimestore, il re di Tracia a cui era stato affidato da bambino. Con furia eroica, la sovrana compirà una vendetta terribile, uccidendo i figli di Polimestore e accecandolo, come in un eterno esilio. Alla fine, Ecuba accetterà di essere trasformata in una "cagna dagli occhi di fuoco", secondo una oscura profezia di Dioniso. L'ampia introduzione analizza il nesso tra giustizia, punizione e vendetta, inestricabilmente legate in un mito carico di orrore, che ha ispirato Virgilio, Ovidio, Dante e Shakespeare.
prezzo di copertina: 8,90

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Note:
Il film è stato giranto nel corso di cinque rappresentazioni della tragedia, avenute all'Università di Tor Vergata (Roma) ed è tratto dalla tragedia omonima di Euripide, tradotta da Salvatore Quasimodo.

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