Il film mi è piaciuto molto, tematica profonda, trattata con estrema sensibilità dal regista. Imprevidibilità, famiglia, soggettività sono alcuni importanti aspetti che Moretti fa emegere nel film, sottolineandone l'importanza.
Nanni Moretti racconta con maestria il dramma di una famiglia colpita da un terribile lutto, aiutato dall'ottima interpretazione della Morante. Bravi anche gli altri attori, dalla giovanissima Jasmine Trinca, a Silvio Orlando fino a Stefano Accorsi. Forse l'unica nota stonata è propio lo stesso Moretti che come attore dramatico appare poco credibile. Forse sarebbe più opportuno che nei suoi film lasciasse spazio ad altri attori e si dedicasse eslcusivamente alla regia che gli riesce benissimo.
Il film è molto lento in perfetto stile morettiano. La tematica è interessante, però resa troppo drammatica.
Giustamente premiato a Cannes, è un film che lascia il segno e che riesce ad emozionare profondamente. Bravi gli attori, sia protagonisti che comprimari, ed in particolare la Morante che nel ruolo della madre isterica si trova sempre a proprio agio. Da brivido il finale con la colonna sonora di Brian Eno e i componenti della famiglia che lentamente si allontanano l'uno dall'altro.
Fuori dal mucchio dei film dell'amato/odiato regista, rimane un'opera matura e sincera.