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GLI ITALIANI SUL TITANIC - L'eroe di Cameron era italiano?Sinossi *: Sono trascorsi 100 anni dalla tragedia del transatlantico dei sogni. Il più famoso disastro navale della storia si ripropone in tutta la sua drammaticità in occasione del centenario dell’affondamento. Velocità, bellezza, lusso, dimensioni, inaffondabilità... tutto colato a picco in poco più di due ore per i segnali di allerta ignorati. Si pensa sia già stato scritto tutto o quasi sul transatlantico dei record, ma molto resta invece da scoprire e da raccontare. Nel documentario “Gli italiani sul Titanic” di History Channel e in un instant book, le storie dei nostri connazionali che si trovavano a bordo la fatidica notte del 14 Aprile 1912. Le vicende personali, le famiglie e le ambizioni dei passeggeri in seconda e terza classe in cerca del sogno americano, il maitre del ristorante à la Carte con i suoi impeccabili camerieri imbarcati grazie a uno stratagemma, fi no al personaggio che potrebbe aver ispirato James Cameron nel colossal cinematografico.
Una serie di concause che comprendevano la velocità (la nave fu lanciata al limite massimo per conquistare il primato di attraversamento dell’Atlantico), l’eccessiva fi ducia (furono ignorati tutti i segnali di allarme iceberg perché la nave era comunque ritenuta inaffondabile), errori progettuali (il timone troppo piccolo non era adeguato al più grande scafo mai costruito prima di allora), le dotazioni (le scialuppe non bastavano alla metà dei passeggeri), gli ordini impartiti (il segnale di soccorso fu trasmesso in ritardo) e l’improvvisazione (le scialuppe furono calate con molti posti vuoti) fece da eco all’affondamento durante il viaggio inaugurale iniziato tra i fasti e mai concluso. Di tutto questo si è scritto e detto molto. I 1.503 decessi sono rimasti negli annali navali solo una statistica in cui la morte non ha fatto distinzione tra il ricchissimo americano Guggenheim e il povero spazzacamino italiano Celotti. Le tragedie personali emergono invece appena si scorre la lista dei passeggeri. Uno ad uno quei nomi ritornano in vita. C’era un po’ tutta Europa a bordo. Gli italiani erano 40. Se ne salvarono 2. Cinehollywood ne ha raccontato per la prima volta la storia.