Sinossi *: Il sogno del poeta latino Orazio - una villa né piccola né grande, nella quale vi fosse un orto, una fonte di acqua viva, e un bosco – prende forma intorno alla cascina Tragneij, nei paraggi di Sordevolo, valle Elvo, il cuore verde del Biellese. Sovrano silenzioso di questo eden minimo è Ugo Antoniotti, ottuagenario artigiano che ha scelto la solitudine e il tempo lento della natura per trascorrere l’inverno della vita. L’amore per la montagna, una devozione simbiotica con il paesaggio rigoglioso ed enigmatico di questa ascosa parte di Piemonte rappresentano il mondo di Ugo, icona senile della salda dignità fondata sul lavoro e il rispetto del Creato. Hoc erat in votis coglie alcuni istanti della contemplazione che quotidianamente Ugo fa dell’arbo, un enorme faggio che vive accanto alla baita. Il film è il primo intermezzo della pentalogia che Cecconello ha dedicato alla Valle Elvo e alle sue genti.