Sinossi *: Il regista Spartaco Capozzi incontra Maria Concetta Cassarà, un’anziana signora di origine siciliana, che vive in un quartiere popolare di Bologna e che ha iniziato a dipingere per gioco solo dopo i sessant'anni. Quei primi schizzi diventano nel tempo autentici dipinti dai tratti naïf e dall’immaginario potente. Le sue opere sarebbero rimaste nell’intimità domestica se suo figlio Alfio non avesse cominciato a venderle nel centro di Bologna. È così che sono finite nelle mani della storica d’arte Sara Ugolini che ha inserito Maria Concetta tra gli artisti dell’outsider art. Alfio, vittima della sua schizofrenia, è il conflitto interiore della donna, una presenza oscura. Ma quando viene sera si entra in un'altra dimensione: nella sua piccola casa, Concetta si abbandona alle sue misteriose invenzioni. Spartaco si avvicina progressivamente alla vita e alle opere dell’artista outsider, fino ad esplorare insieme a lei il quartiere in trasformazione dove entrambi vivono. Ma alla fine il regista rimane solo a girovagare tra i pochi oggetti rimasti nella casa in sgombero della donna. È da qui che parte il flusso dei suoi ricordi che riporta in vita Maria Concetta. E quando viene sera, il miracolo si ripete. Piegata sul tavolo, intinge i pennelli tornando a dipingere ancora una volta: bouquet di fiori, uccelli e asini in ambienti rurali, uomini barbuti, figure femminili con vestiti variopinti, trasfigurazioni di icone religiose e di personaggi visti in tv. Tutto il suo mondo artistico può continuare a vivere.