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locandina di "Il Corridore"

Il Corridore


Regia: Paolo Casalis, Stefano Scarafia
Anno di produzione: 2009
Durata: 84'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/sportivo
Paese: Italia
Produzione: Boda', Produzioni Fuorifuoco
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di ripresa: HDV
Formato di proiezione: HDV e DVD, colore
Titolo originale: Il Corridore
Altri titoli: The Runner - Le Coureur - El Corredor

Sinossi: Amore, sofferenza, rivincita.
La vera storia di un operaio diventato Campione del Mondo di corsa estrema all’eta di 60 anni.
Marco Olmo è una leggenda vivente della corsa estrema.
Ha iniziato tardi, quando gli altri smettevano, facendo tutto da solo.
Nelle “vite precedenti”, come dice lui, è stato contadino, camionista, poi operaio nel cementificio del paese. Ha lavorato per vent’anni in cava, sulla terra appartenuta alla sua famiglia, là dove c’era la casa paterna venduta prima di essere assunto.
Correre è diventata la sua ragione di vita, l’unica via per riscattarsi da un destino amaro.
A 60 anni è diventato Campione del Mondo vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza più importante e dura al mondo. 167 Km attraverso tre nazioni, oltre 21 ore di corsa ininterrotta attorno al massiccio più alto d’Europa.
Uno sport ai limiti dell’immaginabile in cui la preparazione fisica, mentale e le motivazioni personali sono fondamentali. Nonostante l’età, gli acciacchi e una stagione di sconfitte subite da avversari sempre più giovani e preparati, non ha intenzione di smettere. Insieme a sua moglie Renata, che lo sostiene in ogni sfida, per un altro anno si prepara ad affrontare la gara che lo ha consacrato campione.
Potrebbe essere l’ultima della sua carriera.
Marco deve vincere, per dimostrare a se stesso che può ancora farcela.

Sito Web: http://www.unpassodopolaltro.it

"Il Corridore" è stato sostenuto da:
Film Commission Torino Piemonte
Regione Piemonte
Comune di Robilante


Note:
Le gare di ultratrail corrispondono alla lunghezza di circa quattro maratone, circa 160 Km. Corse a tappe o continue su percorsi estenuanti lungo sentieri di alta montagna, nella neve o attraverso le sabbie dei deserti nordafricani. Si corre non solo di giorno ma anche durante la notte, alla sola luce di una torcia (simile a quella che hanno sull’elmetto i minatori nelle cave). Tracciati pericolosi ai quali gli atleti si preparano con massacranti sessioni di allenamento. Tutti i giorni due ore di corsa e otto ore consecutive almeno una volta a settimana. Competizioni in cui non basta la grande preparazione fisica, ma servono senso d’orientamento, coraggio e soprattutto la conoscenza dei propri limiti fisici e mentali e la capacità di superarli. Atleti, tifosi, appassionati e amanti di questa disciplina sono decine di migliaia in tutto il mondo, in particolare in Italia, Spagna, Francia, Germania e Stati Uniti.

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