Sinossi *:
L’amicizia di due ragazzi: Bruno che vive nella capitale e Pio che vive sulle montagne di Padola, legato da una profonda amicizia e da un destino fatto di lotta e amore. La loro storia inizia l’otto settembre, giorno che cambierà le loro vite e quelle di molti italiani che decidono di combattere il nazismo e il fascismo. Lo si faceva, in città e in montagna. Bruno e Pio sono due partigiani.

NOTIZIE 'Il Domani era Venuto. Ricordare e non Dimenticare'



Note:
Liberamente tratto dal libro “Il Domani era Venuto” di Erica Silvestri.

La Storia
Nel 1943 Elio e Pio sono amici.
Si sono conosciuti anni prima a Padola, nelle Dolomiti. Pio ci è nato.
Elio ci passa l’estate dimenticando per un po’ la capitale. Durante le vacanze vanno nei boschi, ridono, si divertono. Non sanno che quelle del ‘43 saranno le loro ultime avventure insieme. Elio torna a Padola solo a guerra finita e scopre che Pio è stato ucciso in uno scontro coi partigiani. Pio, che in codice era Brusco, non vedrà quel futuro di libertà per il quale ha lasciato la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici. Elio non dimentica il suo amico delle montagne e racconta intrecciando i suoi ricordi alle vicende della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. La storia di uno zaino da funghi che si trasforma nella valigia di un ragazzo armato di ideali antifascisti scorre insieme al ricordo della chiamata alle armi. Una corsa per distribuire clandestinamente i volantini di aiuto ai i prigionieri politici si mescola a una corsa nei prati alpini col vento che
scompiglia i ricci. La spensieratezza prima e il forte ideale antifascista poi, seguono l’andare della Storia e diventano patrimonio comune. Un patrimonio da tramandare per non dimenticare.

Le Persone della Storia
Aurelio Bruno Silvestri - Elio

Classe 1929, Elio è stato un giovane antifascista testimone oculare della strage delle Fosse Ardeatine. Oggi partecipa attivamente a eventi che promuovono la memoria. È la voce protagonista della storia.
Il partigiano Pio Sparin Peis - nome di battaglia Brusco
Morto nel 1943 in uno scontro con i fascisti sulle montagne del Comelico (BL), è stato amico di Elio e compagno nella Resistenza.

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