Sinossi *: A partire da un celebre slogan dei moti politici del 1977 in Italia "Lavorare meno, lavorare tutti!" si dipana una lunga e complessa riflessione, poetica musicale e visiva, sul significato del lavoro oggi, nel nostro mondo integralmente precario: da diritto a privilegio, da speranza di libertà a certezza di schiavitù.
"Un video in cui gli strumenti della post-produzione digitale si sposano con uno stile spiccatamente ‘espressionista’ che fa esplicitamente l'occhiolino al Barocco e compone immagini e sequenze visive letteralmente ‘sinfoniche’ che regalano un corpo anche visivo ai versi spiccatamente politici e ‘sentimentali' di Voce e alle musiche crossover di Nemola e Fresu.
Quello che ne risulta è una sorta di digitale wunderkammer poetica, una realizzazione spericolata, coinvolgente ed emozionante di poesia ‘totale’."