Sinossi *: Una giovane coppia di coniugi quarantenni arriva in un desolato ristorante della provincia campana per pagare il pranzo di comunione della propria figlia, svoltosi un mese prima. Il gestore del locale, don Antonio, è un settantenne burbero, loquace, cinico, che porta in giro orgogliosamente l’esperienza tipica della propria età e gli aneddoti personali, patrimonio storico di qualsiasi ristoratore. La cortesia reciproca nell’ascoltarsi sfuma non appena si arriva al fulcro del discorso: il conto da pagare. Don Antonio non intende piegarsi ad uno sconto, forte delle spese già sostenute; i due coniugi, dal canto loro, pretendono un occhio di riguardo sul prezzo, rivendicando di aver consumato solo parte del pranzo, per via di un misterioso incidente che ne ha resa impossibile la continuazione. Deluso dalla loro cecità morale, don Antonio preferisce azzerare il debito e regalare l’intero pranzo, pur di non confrontarsi più con i suoi interlocutori, esponenti di una generazione assente, paralizzata dall’indifferenza nei confronti della vita.