Sinossi *: Nel settembre del 1977, a Bologna, durante i giorni del convegno contro la repressione, un gruppo di giovani, tra cui Mili Romano, girava con un furgone un po’ sgangherato che sulle fiancate portava impressi i volti dei fratelli Marx e di Buster Keaton, passandosi di mano in mano una macchina da presa super8. Quel furgone era la sede mobile dell’allora nascente etichetta discografica Harpo’s Bazaar dal cui archivio sono saltati fuori, dopo trent’anni, metri e metri di pellicola. Trasferite in digitale, quelle immagini ritornano in una sorta di “Videopoema di corto metraggio”, inseguendo il rumore di quei giorni e di quelle generazioni che la piazza riusciva ancora ad unire, con il frastuono, i pensieri, l’impeto di allora, accompagnate dai brani dei Confusional Quartet o i Gaz Nevada, da quelli remixed in versione discoteca, e da una rivisitazione fotografica che ce le restituisce attraverso il pulviscolo del tempo. Il video è stato presentato in spazi per l’arte e per la cultura di molte città italiane in un’azione che si è proposta di sollecitare e unire come un fil rouge pensieri, azioni, immagini e riflessioni collegando
idealmente tanti spazi che a questo tam tam nato da Bologna hanno risposto e stanno rispondendo.