Sinossi *:
D'inverno la stufa è sempre accesa e padroneggia lo spazio, diffonde l'odore di fili bruciati. D'estate il tepore resta favorito dal caldo stagionale, dalla lana nei cesti, dalle ciliegie e dal fritto. È un ambiente familiare e accogliente. La radio perennemente accesa canta inascoltata. Quattro donne sedute su assi di legno condividono lo spazio di lavoro a due alti telai. Tessono le trame dei tappeti che i clienti commissionano o che verranno portati ai mercati. Tessono senza sosta, le mani vanno da sole, i movimenti sono sempre gli stessi, il ritmo è uguale per tutte. È il tempo della costruzione di un nuovo corpo, il tappeto. È il tempo in cui i pensieri si concentrano sul lavoro, sui gesti ripetitivi, sulle chiacchiere, sulla tranquillità che il fare induce. Poi, il corpo viene compiuto, si staccano i fili, si aggiusta la trama, il telaio si spoglia, rimane nudo. È il tempo dell'attesa che segue la costruzione, è il tempo della resa del proprio corpo. È il tempo dei silenzi, dei pensieri, è tempo di condividere ricordi, di attendere qualcosa: la fine della giornata, del lavoro, della vita. Il tempo si dilata e sembra non scorrere più, l'inerzia prende il sopravvento, la pazienza regna sovrana, rimaniamo ferme ad aspettare. È tempo di rientrare nel ciclo, si misura, si taglia, si riveste il telaio di bianco. Accomunate dall'incertezza del domani condividiamo il passo del tempo, sullo sfondo di un paese che vive, attentamente osservato attraverso i vetri di una finestra.


Post-produzione:
Francesco Romeo

Sottotitoli:
Marieta Kosenova


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