Sinossi *: L'Opera dei Pupi era fra gli anni '30 e gli anni '50 lo spettacolo più popolare in Sicilia. A Sortino Ran 'Gnaziu - Don Ignazio Puglisi - organizzava ogni sera rappresentazioni di grande richiamo. Argomento dei racconti di Don Ignazio erano le vicende dei paladini di Francia, autori di gesta cavalleresche ineguagliate.
Il pubblico di allora racconta l'emozione di quegli spettacoli, quando ancora non erano diffusi cinema e televisione: il valoroso Orlando, dotato della invincibile spada Durlindana, il prode Rinaldo suo cugino, la bella Angelica, da tutti amata e inseguita, appassionavano la platea, una sera dopo l'altra.
Costruiti con straordinaria maestria e animati con destrezza essi divenivano personaggi vivi, attori in carne e ossa, dei quali gli spettatori condividevano le passioni e le imprese. La sala applaudiva i paladini e fischiava i mori, spingendosi a volte fino a lanciare oggetti contro il palcoscenico o contro il pupo che rappresentava il traditore.
Gli spettatori accorrevano numerosi, alla fine della giornata lavorativa, a questo momento di svago e di evasione nel mondo della leggenda. Nel ricordo di tutti, quegli spettacoli sono ancora oggi "i pupi di Ran 'Gnaziu".