Sinossi *:
Dopo la perdita della colonia eritrea (1941) molti italiani fecero ritorno nella madrepatria. Altri rimasero in quell’altra madrepatria, l’Eritrea, dove si erano stabiliti inseguendo il sogno di una vita migliore. L’Italia del dopoguerra, impegnata nella ricostruzione di un paese distrutto dai bombardamenti e dal fascismo, poco si curò delle migliaia di connazionali che continuarono a vivere e a prosperare in Africa Orientale almeno fino agli anni ‘70 quando il regime del colonnello Menghistu Hailemariam li costrinse a un frettoloso rientro in patria. Alcuni tuttavia rimasero, rimangono ancora, a testimoniare con la loro vita e i loro racconti un pezzo di storia d’Italia che forse è stata archiviata troppo in fretta. È l’Italia degli italiani d’Eritrea, l’Italia della capitale Asmara, con i suoi caffè che ancora si chiamano ‘Moderno’, ‘Vittoria’, con i locali notturni come il ‘Mocambo’ dove ancora riecheggiano i numeri di varietà di Alberto Sordi e Anna Magnani, con il Cinema Roma o il Cinema Impero di proprietà di Renato Carosone.
Sono italiani d’Africa sopravvissuti al tempo e all’oblio, ultimi testimoni di un’epopea che riaffiora nelle memorie intime e familiari di milioni di italiani: ricordi di nonni, ricordi di un secolo fa, il Novecento, l’Eritrea, una storia d’amore lunga cent’anni che merita di essere raccontata. Questi pochissimi anziani posseggono la voce dei ricordi che possono aiutare a ricostruire la memoria storica degli altri 60 milioni di connazionali che abitano la Penisola.
Attraverso la viva voce degli ultimi protagonisti ho cercato quindi di ricostruire la storia degli italiani d’Eritrea, dall’acquisto della baia di Assab nel 1880 da parte della compagnia Rubattino fino all’esodo del 1975. Nel corso del 2015 ho intervistato ad Asmara 9 italiani di età compresa tra i 70 e i 91 anni. La maggior parte di essi arrivò in Eritrea dal 1935 al 1940 e da allora vive ed opera nel paese africano. Ogni intervistato parla per circa 1 ora. Uno di essi è anche il narratore dell’intera storia. Le interviste trattano il tema del ricordo arricchito di tutto il materiale iconografico utile a ripercorrere un secolo di storia italiana in Eritrea: vecchie cartoline, foto di famiglia, articoli di giornali italiani pubblicati ad Asmara. Gli esterni sono stati girati in quel set straordinario che è Asmara, città interamente italiana costruita tra il 1890 e il 1940, ‘la più bella città dell’Africa’ com’era denominata, vero e proprio museo all’aperto di arte e di urbanistica moderna ancora miracolosamente conservato.

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