Sinossi *: Il racconto inedito degli albori della tv privata italiana attraverso i suoi protagonisti: i momenti salienti, i sogni, le difficoltà, i successi e gli insuccessi di quel gruppo di pionieri che, da Nord a Sud, hanno tentato di realizzare un tipo di televisione diversa, ancorata al locale e caratterizzata da un’informazione libera da vincoli economici o politici.
Coraggiosi e intraprendenti “rivoluzionari del tubo catodico” realizzano rudimentali trasmissioni televisive già a partire dalla seconda metà degli anni ’60. Artigiani del video, spesso costruiscono in casa le proprie attrezzature e trasformano soggiorni, cantine e garage in studi televisivi.
Iniziano a sperimentare in un’epoca in cui tutti gli strumenti d’informazione erano patrimonio esclusivo della televisione di Stato e sotto il costante pericolo di essere perseguiti penalmente.
Una televisione alternativa, di paese o di quartiere, realizzata da cittadini per i cittadini , dove a tutti era data la possibilità di esprimersi.
Lontani dai riflettori della ribalta spianano inconsapevolmente la strada ai grossi editori televisivi che, solo un decennio più tardi, trasformeranno il sogno di una tv “libera” nella televisione commerciale che conosciamo.
Il documentario vuole essere un omaggio a questi visionari “pirati della televisione”, oggi dimenticati dalla storia.
Tra gli intervistati Roberto Faenza, Bruno Voglino e Aldo Grasso. Voce narrante di Vincenzo Mollica