Sudestival 2025


Sinossi *:
"Jing" è l'ideogramma cinese che significa "il pozzo". Secondo un antico proverbio cinese, chi sta in fondo ad un pozzo può vedere soltanto una porzione di cielo. Il protagonista del corto si fa portavoce e vittima di una critica al mondo in cui viviamo disfacendosi letteralmente, condannato a smembrarsi fino all'ultimo pezzo senza lasciare traccia di sé.


Assistente alla Produzione:
Davide Perinciolo

Operatore di Ripresa:
Brando Mosca

Segretaria di Edizione:
Raffaella Isoardi

Make-up:
Elisabetta Pistone


Note:
"Jing" è la chiusura di una fortunata trilogia di corti di Stefano Milla ("Tian" e "Lao" i precedenti), che hanno ottenuto premi, menzioni e la distribuzione mondiale attraverso festival e importanti canali televisivi. La chiusura del cerchio di questi tre corti è anche sottolineata dal ritorno di quell'elemento (il cielo) che era presente nel primo (Tian = cielo/natura), nel quale il protagonista era rapito, e per questo punito, dalla grandiosità della "sfera celeste". Questa volta il protagonista viene invece tradito da quella piccola porzione di azzurro che si riesce a vedere attraverso l'apertura di un pozzo, non avendo la consapevolezza dei limiti di tale visione.

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