Sinossi *:
Capossela on the road, dall’inverno milanese al deserto americano: un viaggio musicale, in cui si incontrano musicisti, strumenti e canzoni ma soprattutto si incontrano per brevi sguardi, come dal finestrino di un’auto, persone, volti, intere vite raccontate passando….

Un viaggio fisico e interiore lungo le storie che fanno da contraltare alla scrittura e alla lavorazione del più recente album di studio di Vinicio Capossela, “Da solo“.

Un film racconto “on the road” alla scoperta di stagioni scomparse, strumenti inconsistenti, personaggi fantastici e quotidiani, storie di vita che evocano suggestioni e pagine che diventano canzoni in carne e ossa, incontri fortuiti e fatali, solitudini specchiate, Side Shows da rodeo americano.

Un brulicare di storie e di vita che affiorano sulla faccia della terra come su quella dell’io narrante, deturpandone i lineamenti e intrecciandoli per sempre a quelli dei suoi personaggi.

Girato con tecnica mista da Gianfranco Firriolo, La faccia della terra offre uno spaccato inedito sull’universo artistico di Vinicio Capossela, finendo per essere, oltre che narrazione cinematografica, un occhio indiscreto che immortala, quasi in prima persona, il processo creativo che si nasconde dietro ogni storia, dentro ogni canzone.

Trasformando quello che inizialmente doveva essere un semplice backstage girato da un amico, il regista amalgama il materiale grezzo alla fonte del disco servendosi di diversi linguaggi tra cui quello del reading, della video poesia e del clip musicale.

NOTIZIE 'La Faccia della Terra'

Libri


Libro sul film "":
"Vinicio Capossela. La faccia della terra. DVD. Con libro"
di Gianfranco Firriolo, collana Varia, 2010
Attori iniziali del film sono gli strumenti musicali, personaggi del suono, compagni di viaggio. La voce di Capossela ci guida. Si parte dagli interni dell'inverno milanese, finestre che guardano palazzi, tram e cumuli di neve. E la voce parla di loro, gli strumenti: il pianoforte, i fiati, il violoncello, il più arduo e solitario. E poi il viaggio inizia e sempre Capossela ci parla, senza un piano preciso, ma senza mai lasciare cadere il discorso. Si parla di show, di spettacolo e del pericoloso "mettersi in scena". Senza apparenti salti, il viaggio attraversa l'oceano e si apre alla luce dei deserti americani. È un viaggio musicale, ovviamente, si incontrano musicisti, strumenti e canzoni ma soprattutto si incontrano per brevi sguardi, come dal finestrino di un'auto, persone, volti, intere vite raccontate passando. Così si compone la faccia della terra. Infine la domanda: non è l'America, grande scenografia a due dimensioni, baraccone permanente di mostri e miracoli, metafora del nostro destino, invito continuo a giocarci tutto su una scena?
prezzo di copertina: 18,00

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