Sinossi *: Milano, 1987, finale del campionato del mondo di biliardo: Carlo Cifalà, siciliano, e Néstor Gomez, argentino, si affrontano in un match teso, affascinante e denso di colpi di scena. Una partita diventata poi storica. Questo incontro è, a parere di tutti, quello che riassume nel modo più chiaro ed evidente l’intera filosofia del biliardo moderno: schermaglie iniziali di riscaldamento, seguite da un sostanziale equilibro fino a metà partita, quando un colpo, unico per la sua efficacia strategica, determina il crollo psicologico dell’avversario, stabilendo così la consacrazione del siciliano a campione del mondo, sotto gli occhi di più di tremila persone.
Le immagini di repertorio si alterneranno a quelle della partita che Cifalà e Gomez rigiocheranno per noi in tempo reale, inoltre il racconto del loro percorso umano, professionale e sportivo porterà lo spettatore a conoscenza della storia e della psicologia applicata al gioco e delle influenze sociali e culturali insite nell’evoluzione del biliardo. In argentina, precisamente la città di Necochea (dove si giocheranno i mondiali quest'anno!) e Torino, per l'Italia, saranno i nostri luoghi di riferimento, perché sia per un paese che per l’altro il biliardo è una delle eccellenze nazionali, avvalorando ancora di più il legame speciale tra questi due stati, nato con l’emigrazione italiana e piemontese tra il 1870 e il 1930.
Torino diventa, tra gli anni '70/'90, capitale nazionale del biliardo 5 birilli, nella storica sala di piazza Montebello,
l'Accademia del biliardo, dove Cifalà si forma e dove passano i più grandi giocatori di biliardo, ancora oggi considerati tali.
Una storia di sport, ma con una base umana fondamentale per questo gioco, i cambiamenti sociali, anche datati, creano
sempre fenomeni collettivi di interazione e di conseguenza anche personale, delineando incroci impensabili e suggestivi.