Sinossi *: Alle 14:30 del 14 marzo 2006, 6.244 uffici postali apriranno i loro sportelli agli immigrati per la consegna della richiesta del nullaosta al lavoro. Un sistema elettronico centralizzato rileverà l’istante esatto in cui la carta verrà immagazzinata nell’enorme database nazionale. Solo le prime 170.000 domande pervenute saranno accolte, perché questo è il numero di posti disponibili previsto dal “decreto flussi” 2006. 170.000 contro 1,8 milioni di kit ritirati. La vittoria, dunque, è affidata ai minuti, ai secondi che ci metterà la carta ad arrivare al super cervellone elettronico. La gara si giocherà in sole 3 ore, tra le 14.30 e le 17,30. Le 48 ore precedenti all’ora x, gli immigrati le hanno passate accampati al freddo, all’addiaccio, davanti ad un ufficio postale, per non perdere il posto in fila, unica chance di rientrare tra i 170.000 fortunati ed uscire dalla clandestinità.
Questo documentario è il racconto di quanto è avvenuto davanti ad uno di questi uffici a Bologna, dove, nel vuoto lasciato dalle istituzioni, ha vinto l’autogestione e il senso di responsabilità e solidarietà del popolo dei flussi. Persone di diversa provenienza hanno cominciato a stare in fila a partire da sabato sera e domenica mattina, ininterrottamente fino a martedì, sotto la neve, con thermos, coperte e tanta speranza di essere in testa al decreto flussi. Dopo soli 15 minuti dall’avvio, il supercomputer elettronico ha immagazzinato 300mila domande; alle 16 i kit presentati agli sportelli de Poste italiane erano 470.881. La grande corsa si è conclusa pochissimi minuti dopo che si era aperta alle 14,30. In media solo 27 per ogni ufficio postale sono stati beneficiari del decreto flussi 2006. cioè pochissimi. A file smaltite il totale è stato più di mezzo milione di richieste.