Sinossi *: Il documentario racconta della Kirghisia, il paese da cui proviene Silvano Agosti, regista e scrittore. In Kirghisia, in ogni settore pubblico e privato non si lavora più di tre ore al giorno, a pieno stipendio, e le rimanenti 20 o 21 sono dedicate al sonno, al cibo, alla creatività, all’amore, alla vita, a se stessi, ai propri figli e ai propri simili. Non ci sono prigioni, perché i malfattori, vestiti con colori diversi, vivono in comunità “condannati” a raccontare la loro storia; e se qualcuno desidera fare l’amore, mette un fiore azzurro sul petto.