Sinossi *: Il 24 marzo del 1976 i militari, con un golpe, prendono il potere in Argentina. I golpisti sperimentano un nuovo metodo repressivo chiamato “desaparicion”.
Tutti gli oppositori politici vengono sequestrati e trasferiti in campi di concentramento clandestini, orribilmente torturati, assassinati ed i loro corpi distrutti e fatti scomparire per sempre. La dittatura non risparmia neanche i bambini: la società argentina è penetrata dal terrore. A quasi trent’anni di distanza la classe politica argentina, corrotta e profondamente compromessa dalla dittatura, ha portato il paese al disastro economico saccheggiando ed esportandone i capitali all’estero: oggi l’Argentina è tra i paesi più indebitati al mondo.
Questo documentario, realizzato a Buenos Aires nel gennaio 2002, attraverso interviste (alcune esclusive a sopravissuti ai campi di concentramento clandestini), ripercorre questi due tragici momenti della recente ed attuale storia argentina facendone vedere la comune matrice di dolore.
Le “madri” e tutte le vittime della dittatura hanno insegnato che “l’unica lotta che si perde è quella che si abbandona”.