Sinossi *:
Viaggio all’interno di una “visione provinciale” dell’arte, difficilmente riscontrabile in tempi in cui tutto è omologato e dove il creare segue, nella maggior parte dei casi, tendenze modaiole e filoni di mercato.
Nelle zone di “confine” i sentimenti e la poesia non devono necessariamente seguire il gusto del momento per raccontarsi e mantenersi in vita: conservando una propria purezza, una innata verginità emotiva possono ancora, nei luoghi di provincia, manifestarsi con una dignitosa libertà espressiva.
Due pittori, un orafo ed uno scultore si raccontano attraverso i loro gesti creativi e le loro parole.



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