Sinossi *: La scienza infelice è un documentario creativo sull’Archivio del Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” di Torino, non sulla figura dello scienziato. È un documentario sugli oggetti del Museo e dell’Archivio, come ricaduta storica di cosmi di vite, di ricchezza di esistenze, di affascinazione per la straordinarietà e varietà dell’essere umano. Gli oggetti saranno filmati in varie modalità, nel loro contesto nel Museo, oppure assolutizzati in camera oscura e asettica, con movimenti di camera particolari e lavoro sulla luce, sulle lenti, sulle ottiche. In off una voce narrante, (Emidio Clementi, performer teatrale e musicista leader dei Massimo Volume) riporterà le “voci”, alcune tra le migliaia possibili, presenti nei documenti dell’Archivio del museo: pazienti psichiatrici, carcerati, etc. che scrivevano a Lombroso, con lui intrattenevano una fitta corrispondenza, lasciavano vere e proprie biografie talvolta. Una “Spoon River” della seconda metà del 1800. Assieme a questo le immagini di Torino, delle sue architetture e della sua urbanistica squadrata, del paesaggio, della contestualizzazione del Museo: la metonimia di una concezione del mondo, della scienza del 1800, del positivismo, che in quel Museo, in quella Università di Torino ebbe un fulcro di livello europeo, prima propagatrice in Italia di teorie rivoluzionarie, del darwinismo e di una nuova concezione di scienza e della realtà. Inoltre le immagini saranno intervallate da materiali filmici d’archivio, in found footage, concessi in sfruttamento dall’Archivio del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nello specifico “La Neuropatologia” (1909) di Camillo Negro, discepolo di Lombroso, che filmò pazienti, prigionieri e ospedali psichiatrici.