Sinossi *: L’alpinista tarvisiana Nives Meroi, una delle poche donne al mondo ad aver scalato il K2 e molti degli Ottomila himalayani guida Marco Albino Ferrari, giornalista e scrittore alla scoperta della “Cengia degli Dei”.
Si tratta di un itinerario alpinistico che, con un susseguirsi quasi ininterrotto di cenge e balconi, aggira ad un’altezza quasi costante, tutto il gruppo dello Jôf Fuart. Ancora oggi molto impegnativo per il suo sviluppo di oltre cinque chilometri, il percorso si svolge in un ambiente selvaggio, nel cuore delle Alpi Giulie. La “Via Eterna”: così l’aveva chiamata Giulio Kugy, scrittore ed alpinista che, tra la fine dell’ottocento e gli inizi del nuovo secolo, per primo, aveva intuito l’esistenza di questo “magico anello”, una via senza tempo.
La “Cengia degli Dei” diviene il luogo “magico” dove Nives e Marco, lontano da tutto e da tutti, riflettono sull’alpinismo: quello della conquista delle prime grandi vette e quello dei grandi exploit di oggi. La Cengia sembra così condurre la cordata, nel suo viaggio in senso antiorario, anche indietro nel tempo, in un mondo diverso, dal quale non si vorrebbe più scendere, ripercorrendo il giro all’infinito, come se la via non avesse mai fine. E saranno ancora le parole di Kugy a legare le sensazioni del presente e del passato.