Sinossi *: Nel maggio del ’44, nelle fasi finali dello sfondamento della Linea Gustav da parte degli alleati, nel Basso Lazio, ci furono enormi episodi di violenza da parte dell’esercito coloniale francese ai danni della popolazione civile. In un territorio già devastato dai bombardamenti e dagli scontri tra gli eserciti, avvenne uno dei più grandi Stupri di Massa della storia recente. Ma la tragedia non si limitò allo stupro, perché le Marocchinate, così vennero chiamate all’epoca le donne che erano state violentate, spesso dovettero affrontare anche malattie, gravidanze, pregiudizi, emarginazione e silenzio.
Il docufilm ripercorre molti racconti a partire dalla storia familiare della regista e prende le mosse dall’intervista a sua nonna che ricorda il tentativo di stupro da lei subito da parte dei goumiers. Attraverso quasi 30 interviste si ripercorrono le tappe dalla guerra alla ricostruzione, fino ad arrivare ai nostri giorni e agli stupri di guerra contemporanei. Vengono intervistate tutte le nonne (anche quella del montatore e della direttrice della fotografia) e anche la mamma della produttrice. Il risultato è un lavoro che affonda totalmente nel “femminile familiare“di coloro che hanno realizzato il film, dove un microcosmo diventa un'immagine del macrocosmo e della grande storia.