Sinossi *: Civitella San Paolo, emblema di uno spaesamento nell’altrove, dell’estraneità e del non-ritorno. Dove le opere non trovano più alcuna ragione di compimento nella necessità, nella volontà e nelle forme, dove i giorni non rispondono più ad attese o impegni e hanno abdicato alla loro funzione di scandire il tempo secondo le naturali sequenze del vivere umano. Dunque non un racconto, ma un’inesorabile peregrinazione in un’archeologia mentale e visionaria; non incontri reali, ma iridescenze fantasmatiche, adescamenti in un gioco di riflessi.