Sinossi *: Leonor Fini è nata in Argentina, a Buenos Aires nel 1908. Arriva in Italia, a Trieste che è bambina. Ventenne si trasferirà prima a Milano, e poi a Parigi, la città destinata ad essere il centro della sua attività, dove stringe amicizia con i principali esponenti del Surrealismo. Gran parte della sua pittura contiene elementi surrealisti e la sua vena realista si mescola sempre a elementi bizzarri, onirici e ad espressioni tipiche dell’inconscio. Donna di grande personalità, sensualità e originalità, Leonor Fini ha realizzato molteplici mostre in Europa, in America e in Giappone. Continua a produrre fino al termine della sua esistenza riuscendo sempre a sorprendere, muore a Parigi il 19 gennaio 1996. Il film scava nel suo archivio, e nel suo immenso lascito di memorie, opere e documenti, per ripercorrere la sua vita, il suo lavoro, e cercare di recuperare quanto è possibile. Evocare tanta storia e cultura dell’epoca significa viaggiare attraverso immagini seducenti quali sono quelle artistiche, mondanità d’altri tempi, rari documenti d’epoca, altre biografie illustri che uniscono Trieste all’Europa. E’ anche una storia di longevità incredibile. Possiamo raccontare la giovinezza di Leonor, attraverso la voce dei suoi coetanei, o centenari o quasi centenari, come Gillo Dorfles, Daisy Nathan (la sorella del pittore Arturo Nathan), dei suoi amici francesi, ecc.