Sinossi *: Matildà (con l’accento sulla A, non dimenticatelo: ci tiene) è giovane, sfortunata e romana. E soprattutto è una sicaria. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: questa è una dark comedy.
Matildà deve il suo nome a Luc Besson (ma lui ne è tuttora ignaro): suo padre infatti è un appassionato del film “Léon” ed è ossessionato dal suo idolo Jean Reno, per questo si improvvisa francofono-romanaccio e ha chiamato sua figlia così. Ah, sì: anche lui è un killer. Ma la figlia che vorrebbe intrepida, proprio come la protagonista del film, è tutt’altro che una brava killer: è imbranata, detesta il sangue e odia la violenza. E infatti ogni commissione che le viene affidata dal padre si trasforma in un incubo dai risvolti comici e assurdi.