Sinossi *: Iniziato nel marzo 2018, trentennale della morte del popolare clochard parmigiano (1907-1988), il docufilm ha preso forma in 12 intensi mesi, con laudio inedito dellunica intervista concessa da Sicuri (negli anni 80), foto originali, documenti rari e le testimonianze di chi lo conobbe e frequentō, un evocativo trait dunion tra la Parma di una volta e quella contemporanea, dal grande giornalista Giorgio Torelli ai titolari di storici negozi del centro.
Note:
Māt Sicuri
Enzo Sicuri, parmigiano doc, senzatetto per scelta, era definito Māt, ma in realtā era un filosofo di vita con unistruzione alimentata da incontri, libri letti e opere liriche ascoltate. Fautore, per cosė dire, di una raccolta differenziata ante litteram (riciclava cartoni), viveva con e per la natura, aveva come guida la libertā e rifiutava tutte le imposizioni del consumismo.
Molti parmigiani serbano ricordi e aneddoti di Sicuri, che per oltre trentanni č stato una presenza fissa in centro storico dove viveva, rifugiandosi in androni, vicoli, voltoni. Ha vissuto gran parte della sua esistenza alladdiaccio, senza nascondersi e anzi facendolo come una scelta di vita. Una contraddizione rispetto alle normali abitudini sociali, resa ancora pių forte dal contrasto con gli anni del boom economico e del benessere.
Inoltre, particolare non secondario, Enzo Sicuri scelse di continuare a vivere a Parma, nella propria cittā di nascita, caratteristica insolita per chi vive in strada, che spesso preferisce emigrare in altre localitā.
Nel trentennale della morte, Sicuri (1907-1988) rivive ora in un docufilm che vuole essere una riflessione sulla societā attuale. Č lunico clochard a cui sia stato dedicato un monumento, con nome e cognome: nel centro storico di Parma, in piazzale della Macina. Il suo motto era Nella vita si puō fare a meno di tutto, tranne che dellaria per respirare.