Festival del Cinema Indipendente di Foggia, sezione cortissimi


Preselezione dei cortissimi: in cinque arrivano in finale .


 Festival del Cinema Indipendente di Foggia, sezione cortissimi
La serata svoltasi presso la Cafeteria del Corso
Sono cinque i cortissimi (opere di fiction che non superano i cinque minuti di durata) che hanno passato la preselezione e accederanno alla serata finale del Festival del Cinema Indipendente, in programma sabato 10 febbraio.
I finalisti sono stati scelti dal folto pubblico presente ieri sera alla “Cafeteria del Centro” di via Nedo Nadi che ha ospitato l’evento del Festival. Su 33 cortissimi giunti da tutta Italia hanno passato il turno: “Abime” (4’) di Luca Sironi di Cernusco sul Naviglio (Milano), “Documentendo” (1’) di Enrico Clerico Nasino di Lessona (Biella), “Qualcuno tuttuno centomila” (5’) di Angelo Paparcuri di Palermo, “Terra” (5’) di Vincenzo Totaro di Manfredonia, “Un giorno o l’altro mi metto in ghingheri” (4’,20’’) di Antonio Zucconi e Micol Bolzonella di Firenze.
Assegnato anche un premio speciale nell’ambito della sezione dei corti per la scuola a “La voce degli angeli” di Roberto Russo di Cerignola.
Il verdetto è stato raggiunto all’unanimità, per acclamazione, dopo un appassionato dibattito. Semplice il meccanismo: gli spettatori segnalavano un “cortissimo” di loro gradimento. I film “segnalati”, ai quali è stata riconosciuta comunque una “menzione speciale”, sono stati oggetto di dibattito e discussione al termine delle proiezioni. Il confronto ha consentito un efficace approfondimento sulla qualità del film, sugli obiettivi dell’autore, sul livello tecnico e fotografico delle diverse opere.
“Un esperimento riuscito, e da ripetere, anche per dare una prospettiva, un futuro ai cortometraggi” sostiene il direttore artistico del Festival, Geppe Inserra: "I corti stanno diventando un fenomeno addirittura imponente, quest'anno il nostro cartellone ne programma circa novanta in concorso nelle diverse sezioni, una cifra da capogiro. Mancano però i luoghi per la proiezione, in molti comuni della provincia di Foggia non ci sono sale, oppure le sale non sono attrezzate per la proiezione in digitale, e resta comunque difficile inserirli nella normale programmazione” sottolinea Inserra. “L'esperimento della Cafeteria del Corso dimostra che i corti vanno benissimo anche in contesti 'altri' rispetto alle sale vere e proprie, e che svolgono un ruolo di animazione culturale e cinematografica importantissimo, consentendo facilmente agli autori di venire a contatto e confrontarsi con il pubblico".
Menzioni speciali sono state riconosciute a: “A rabbit on the Seashore” di Giacomo Triglia (Lazzaro – Reggio Calabria), “Attrare” di Adriano Santoro (Manfredonia), “Cactus” di Lorenzo Giacinti, “Il rifiuto” di Nicola Genovese (Padova), “Italia 2006” di Daniele Carrer (Mareno – Treviso), “Non si incatena un paperino” di Massimo Alì Mohammad (Napoli); “Pronto? Sì a vivere” di Enza Negozi, realizzato dalla Provincia di Bologna e dall’istituto superiore “Enrico Mattei” di San Lazzaro di Savena; “PPP- l’idea d’amore” di Antonello Novellino (Salerno).

06/02/2007