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Festival del Cinema Indipendente di Foggia 2007 - Malattie mentali


Malattie mentali. Il cinema come strumento di prevenzione. Cinema e diversità, due-giorni di convegno sul disagio psichico.


Festival del Cinema Indipendente di Foggia 2007 - Malattie mentali
Antonella Soccio e Maria Antoneitta Parrella
l cinema come strumento di prevenzione per abbattere discriminazioni e pregiudizi sulla malattia mentale: se n’è parlato ieri pomeriggio a Foggia nel corso dell’incontro organizzato dal Festival del Cinema Indipendente, in collaborazione con il Dipartimento Misto di Salute Mentale Asl Foggia e la Cattedra di Psichiatria dell’Università.
“Un film può far scattare negli spettatori meccanismi di identificazione molto forti rispetto alle altre forme di comunicazione” spiega Antonello Bellomo, Direttore del Dipartimento e docente di psichiatria dell’ateneo foggiano. “Un’opera filmica ha un impatto emotivo immediato sul pubblico, che più facilmente impara a superare la paura della diversità: sono tante le forme di disagio psichico al centro di pellicole che, solo per fare un esempio, hanno affrontato casi di allucinazioni in modo delicato e senza allarmismi” ha sottolineato Bellomo.
Il linguaggio universale delle immagini aiuta, dunque, a contrastare lo stigma, cioè il marchio sociale che condanna all’isolamento le persone affette da disturbi della psiche. A breve saranno disponibili i primi risultati della campagna di prevenzione “Cinema, stigma e diversità”, promossa lo scorso anno in collaborazione con la Biblioteca Provinciale “Magna Capitana”.
In particolare, un gruppo di studenti delle scuole superiori ha assistito alla proiezione di film, scelti fra opere di alta qualità e scarsa distribuzione, e al dibattito con esperti di psichiatria, antropologia, psicologia. I partecipanti hanno compilato un questionario con domande relative allo stigma e alla diversità. Per il secondo anno i corsisti produrranno anche degli elaborati, come ha precisato Enrichetta Fatigato del centro di documentazione “ilDock” della Biblioteca.
I temi della paura e della diversità sono stati affrontati ieri anche negli interventi di Giuseppe Pillo, Psichiatra e Dirigente del Centro di Salute Mentale di Troia, che ha presentato il cortometraggio “Tutti uguali, tutti diversi”, dello psichiatra Paolo Cianconi e dell’antropologa Madia Ferretti.
In apertura dei lavori – dopo il saluto dell’assessore provinciale alle Politiche Sociali Benvenuto Grisorio che ha posto l’accento sulle altre forme di stigma (aids) - è stato presentato un videoblob di Luigi Starace, artista di Manfredonia. Il video è un collage di alcune opere d’arte giunte via posta da tutto il mondo per descrivere varie forme di disagio. Si tratta di una selezione delle opere che compongono la mostra “Mail Art Stigma” visitabile al Teatro del Fuoco fino al 10 febbraio.
Nel corso del convegno anche l’esibizione di Antonella Soccio e Maria Antoneitta Parrella, attrici del Laboratorio Sperimentale indipendente del Teatro dei Limoni, che hanno interpretato delle poesie di Alda Merini, accompagnate al pianoforte da Antonio Ventriglio.
Il convegno prosegue oggi a Laltrocinema a partire dalle ore 16. Interverrà la regista Erika Manoni, che presenterà il suo documentario “I graffiti della mente”.

06/02/2007