Al Vinitaly anche il cinema si tinge di rosso
Sarà durante Vinitaly e più precisamente domenica 1° aprile alle 17.30 che - alla presenza della regista, di alcuni interpreti e dei produttori - saranno proposte, in anteprima al pubblico della manifestazione, alcune sequenze della versione definitiva di "
Come le Formiche – Wine and Kisses", un film realizzato dalla Dolce Vita Productions per la regia di Ilaria Borelli, interpretato da Patrizia Pellegrino, Galatea Ranzi, Enrico Lo Verso, Murray Abraham e, per la prima volta sullo schermo, Rubro, un sangiovese/merlot prodotto da Cantina Todini.
Nel corso della sua storia centenaria il cinema ci ha proposto un ventaglio molto ricco di personaggi, cose o quant’altro che rientra sotto la voce interprete.
Ci siamo affezionati a vari animali, da Furia a Lassie; abbiamo incontrato strane creature provenienti da altri mondi e persino baccelloni giganti & mutanti; ci sono le case che parlano, che si vendicano o pozzi, scale e capanni che sanno ricordare il passato e con questo sconvolgono il presente; che dire poi del cibo, interprete gustoso di tante avventure, per non parlare di automobili, pupazzi, pistole, quadri, navi, aerei e quanto di più strampalato la fantasia degli sceneggiatori ha voluto proporci.
E’ la prima volta però che un vino, e che vino, entra con assoluta dignità nel cast, tra gli interpreti principali. Non è una presenza di quelle d’accompagnamento. Molto è costruito attorno a lui, alla sua presenza, al suo essere un io narrante, ricco di storia e di sfumature; purtroppo la pellicola non riesce a rendere il bouquet…
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Come le Formiche – Wine and Kisses" è stato quasi interamente girato all’interno del Relais Todini, una residenza d’epoca situata nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, circondata da una tenuta di 1300 ettari esattamente di fronte alla città di Todi. Nella tenuta oltre ai vigneti, boschi e laghi, si trovano un maneggio ed una splendida villa; tutte componenti, queste, del racconto lungo il quale si snodano le vicende del film. Potremmo quasi dire che la sceneggiatura, partendo da una storia già delineata nel suo intreccio, si è poi strutturata, appoggiata, plasmata attorno a tutto il mondo che gravita e che compone il Relais Todini tenendo naturalmente al centro della vicenda i protagonisti e le sorti del Rubro.
Non si tratta solo di placement del territorio, anche se naturalmente la produzione del film ha ricavato tutta una serie di plus per aver ambientato la storia in un determinato luogo, ma di un tessuto narrativo che segue il prodotto ambientandolo nel suo preciso luogo di produzione, senza che questo risulti una forzatura. Divenuto funzionale al racconto, ci restituisce il Rubro al suo ruolo eccellente tra gli attori principali.
L’appuntamento è quindi a Verona, nei giorni di Vinitaly, oltre che per gustare il nuovo Rubro, anche per scoprire le sue inattese doti di attore protagonista!
19/03/2007